Negli anni ’70, il dott. L. Andrews sintetizzò in sei semplici punti (che definì “chiavi”) le condizioni che portano ad un’occlusione ideale. Ben tre di queste sei chiavi riguardano le rotazioni dentali e le inclinazioni di corona e radice.

In un’occlusione normale, non devono essere presenti rotazioni dentali; un dente ruotato occupa infatti uno spazio in arcata differente rispetto a quello occupato da un dente non ruotato (fig.1).

dente ruotato

fig.1

Anche per quanto riguarda l’inclinazione coronale e radicolare, gli elementi dentali devono disporsi all’interno del supporto osseo rispettando determinate angolazioni.

Il perfetto equilibrio presente in un’occlusione ideale può essere perturbato dalla malposizione anche solo di un singolo dente.